
Di cosa mi occupo:
Gratuito Patrocinio
Tutti i soggetti coinvolti in un procedimento penale (l’indagato, l’imputato, il condannato, l’offeso dal reato, il danneggiato che intendano costituirsi parte civile, il responsabile civile o civilmente obbligato per l’ammenda, la parte civile), se non possono permettersi di pagare la difesa, possono chiedere il “gratuito patrocinio”.
Per essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato in ambito penale è necessario che il richiedente sia titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a € 12.838,01 (Decreto del Ministero della Giustizia 10.05.2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 130 del 6 giugno 2023).
Se l’interessato convive con il coniuge o altri familiari, il reddito, ai fini della concessione del beneficio, è costituito dalla somma dei redditi di tutti i componenti la famiglia. Solo nell’ambito penale il limite di reddito è elevato di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.
Si tiene conto del solo reddito personale quando sono oggetto della causa diritti della personalità, ovvero nei processi in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare con lui conviventi.
L’ammissione è valida per ogni grado e per ogni fase del processo e per tutte le eventuali procedure, derivate ed incidentali, comunque connesse.
Nella fase dell’esecuzione, nel procedimento di revisione, nei processi di revocazione e opposizione di terzo, nei processi relativi all’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione o per quelli di competenza del tribunale di sorveglianza (sempre che l’interessato possa o debba essere assistito da un difensore) occorre presentare autonoma richiesta di ammissione al beneficio.
Nei procedimenti civili per il risarcimento del danno o restituzioni derivanti da reato, (quando le ragioni non risultino manifestamente infondate) l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato ha effetti per tutti i gradi di giurisdizione.
Sono esclusi dal gratuito patrocinio i seguenti casi:
- procedimenti penali per reati di evasione in materia di imposte;
- se il richiedente è assistito da più di un difensore (è ammesso invece, ora, nei procedimenti relativi a contravvenzioni)
- per i condannati con sentenza definitiva per i reati di associazione mafiosa, e connessi al traffico di tabacchi e agli stupefacenti (modifiche apportate dalla legge 24 luglio 2008, n. 125).
Codice Rosso e Violenza di Genere
Lo Studio difende persone vittime di reati violenti, maltrattamenti in famiglia, stalking.
Le vittime di tali reati hanno diritto per legge al gratuito patrocinio, a prescindere dal reddito percepito.
I reati da codice rosso sono condotte antigiuridiche che consistono in violenze di genere e familiari: violenza sessuale, maltrattamenti contro un familiare o un convivente, stalking, deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, revenge porn (“pornovendetta”) cioè illecita diffusione di materiale pornografico senza il consenso della persona ripresa.
In particolare, la L. 69/19, introduttiva de. C.dl. “codice rosso”, ha altresì introdotto quattro nuove fattispecie di reato:
- la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (c.d. revenge porn);
- la deformazione dell’aspetto della persona attraverso lesioni permanenti (es. per mezzo dell’uso di sostanze acide);
- la costrizione o l’induzione al matrimonio;
- la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Tale strumento è stato recentemente rafforzato, prevedendo una “corsia preferenziale” per le denunce di talli fatti, ed imponendo una maggiore coordinazione tra Forze dell’Ordine ed Autorità Giudiziaria, al fine di adottare tempestivamente ogni provvedimento a tutela della vita e dell’integrità delle vittime di tali reati.
Misure di Prevenzione
Lo Studio si occupa di difendere le persone proposte per l’applicazione delle misure di prevenzione, disciplinate dal D. Lgs. 159/11.
Si tratta di misure afflittive e7o limitative disposte dall’Autorità Giudiziaria indipendentemente dalla commissione di un delitto.
Scopo delle misure di prevenzione è quello di “prevenire” la commissione di un reato da parte di soggetti ritenuti “a rischio” per la sicurezza pubblica, avuto riguardo al loro stile di vita.
Le misure di prevenzione previste dal nostro ordinamento sono applicabili:
- a coloro che in base ad elementi di atto debbano ritenersi dediti a traffici delittuosi;
- a coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi sulla base di elementi di fatto che vivono abitualmente anche in parte con i proventi di attività delittuosi;
- coloro che per il loro comportamento, debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica
Come per le misure di sicurezza, presupposto delle misure di prevenzione è la pericolosità sociale del soggetto, e nel caso di quelle patrimoniali, tale pericolosità deve essere correlata al periodo nel quale il proposto ha acquisito i beni sottoposti a misura.
In particolare, la pericolosità deve essere desunta in da elementi oggettivi (gli elementi di fatto richiamati dalla norma) che potranno consistere – ad esempio – nei precedenti penali, nelle denunce per gravi reati a carico del proposto, nei procedimenti penali ancora in corso, le frequentazioni con pregiudicati etc.
La pericolosità deve essere attuale, e cioè rappresentare un dato di fatto desumibile ed esistente nel momento in cui è effettuata la valutazione dei requisiti per l’applicazione.
Le misure di prevenzione
Vediamo le misure si dividono in personali e patrimoniali.
Personali:
- Avviso orale del Questore
- foglio di via obbligatorio;
- sorveglianza speciale;
- obbligo di soggiorno o divieto di soggiorno
Patrimoniali:
- sequestro e successiva confisca
Ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs.159/11, il provvedimento con il quale il Tribunale applica la misura di prevenzione è impugnabile entro dieci giorni dalla relativa notifica, con ricorso alla Corte di Appello competente.
Il ricorso non ha effetto sospensivo della misura, e la Corte deve provvedere entro trenta giorni dal deposito dell’impugnazione con decreto motivato.
Avverso la decisione della Corte d’Appello, è proponibile ricorso per Cassazione.
l provvedimento di sequestro perde efficacia se il tribunale non deposita il decreto che pronuncia la confisca entro un anno e sei mesi dalla data di immissione in possesso dei beni da parte dell’amministratore giudiziario. Nel caso di indagini complesse o compendi patrimoniali rilevanti, il termine di cui al primo periodo può essere prorogato con decreto motivato del tribunale per sei mesi
Diritto Penale Militare
Lo Studio si occupa di assistere il personale delle Forze Armate nei procedimenti di competenza del Tribunale Militare e della Corte d’Appello Militare.
L’impegno e la dedizione che i nostri Militari dispiegano sul campo, a rischio della loro stessa vita, meritano di essere difeso e tutelato in ogni sede.
Separazioni, Divorzi ed Affidamento Minori
La fine di una relazione sentimentale, specialmente se da essa sono nati figli, è sempre fonte di stress e sofferenza. Cerchiamo insieme la soluzione migliore per te e, soprattutto, per i tuoi figli: non devono essere loro a fare le spese delle liti tra adulti, aiutiamoli allora a vivere serenamente la separazione dei genitori, garantendo loro anche la massima serenità economica.
Responsabilita’ Medica
La professione sanitaria, oggi, è più complicata che mai dalla minaccia costante di azioni giudiziarie, civili e penali: per questo si è diffusa la deprecabile prassi della “medicina difensiva”.
Mi occupo di assistere le vittime di malasanità ed i loro parenti, ma anche di difendere medici ingiustamente accusati – specialmente in sede penale – di aver causato danni per negligenza/imperizia.
Lo Studio vanta la consulenza di esperti di medicina legale di altissimo ed indiscusso profilo, con cui pianificare la miglior strategia difensiva.
Nuovo Codice Deontologico Forense
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Diritto Penale
Mi occupo in particolare di diritto penale, nelle sue più varie articolazioni.
Tra i reati maggiormente trattati rientrano in particolare furti, rapine, maltrattamenti, stalking, violenze sessuali e molestie, diffamazioni, ed in generale i delitti contro la persona e contro il patrimonio.
Difendo sia le persone accusate di aver commesso reati, sia le parti civili, e cioè le persone che, avendo subito gli effetti dannosi di un reato, ne chiedono il risarcimento.
Partecipo al progetto “Ditelo alla Camera Penale”, organizzato da un gruppo di volontari della Camera Penale di Milano, offrendo consulenze gratuite su tematiche penali, processuali e di esecuzione penale all’interno della casa circondariale di San Vittore.


Diritto Civile
Mi occupo anche di diritto civile, giudiziale e stragiudiziale.
In particolare, la mia attività riguarda la responsabilità civile contrattuale ed extracontrattuale (diffamazione anche a mezzo stampa/internet, colpa professionale e medica, sinistri stradali).
Offro consulenza ed assistenza sia nella fase delle trattative, sia nella mediazione che precede l’azione giudiziaria
“Volete prevenire i delitti? Fate che le leggi sian chiare, semplici, e che tutta la forza della nazione sia condensata a difenderle, e nessuna parte di essa sia impiegata a distruggerle”
CESARE BECCARIA